Siamo molto felici di questo progetto, nato da un sogno e dalla collaborazione tra Casa Netural e l'Associazione Il Quartiere Si Muove . Il sogno era quello di Caterina, attivissima vicina di casa, storico volto di San Pardo, che desiderava tanto poter illuminare le strade del quartiere con luminarie colorate, autoprodotte dagli abitanti .
Siamo orgogliosi di aver supportato il suo sogno e aver contribuito a realizzarlo. Oggi Il Quartiere Ri-luce, è un progetto di rigenerazione urbana inserito nel calendario cittadino delle manifestazioni natalizie promosse dal Comune, riconosciuto per il suo valore sociale e sostenuto anche economicamente da Istituzioni e privati.
Il progetto è nato dal desiderio di coniugare la voglia di "essere comunità" e di attivarsi concretamente per rendere più bella la nostra città, futura Capitale Europea per il 2019, mettendo in campo azioni di rigenerazione urbana dal basso, in grado di cambiare il volto dei luoghi in cui viviamo e di recuperare in maniera creativa e utile quello che altrimenti sarebbe solo un rifiuto.
Dal 28 ottobre abbiamo iniziato a dar forma alle nostre meravigliose luminarie, grazie al contributo di molte realtà locali, come gli Scout del CNGEI di Matera, gli studenti del Liceo Artistico, un gruppo di studenti di architettura dell'UNIBAS e tanti cittadini, materani e non, che si sono fatti coinvolgere dal nostro entusiasmo. Naturalmente aggregando nuovi pezzi al nostro progetto, sono cresciuti gli attori e la collaborazione.
Grazie all'arrivo di Angela Venezia, curatrice del progetto, il design delle nostre luci è diventato bellissimo, e oggi siamo molto fieri di usarle per illuminare le strade del nostro quartiere. Il Quartiere RiLuce è diventato un evento lungo un mese e annovera una carrellata di iniziative che tra tradizione e innovazione riscoprono uno spirito natalizio con una dimensione collettiva più forte e con una vocazione alla città più grande.
Abbiamo creato una pagina FB, cartoline, locandine per condividere quello che siamo riusciti a mettere in piedi insieme e che raccontano soprattutto che abbiamo dato vita ad un modo nuovo di sentirsi comunità.
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