Casa Netural? Un polmone sociale!

di Antonella Cavallo

La prima volta che ho sentito parlare di Casa Netural è stato sul blog di mia sorella. E già lì, l’idea dell’incubatore di sogni mi aveva affascinata. Poi a luglio scorso, Andrea ha tenuto un workshop di 2 giorni a Lizzano (TA) nell’ambito dei Laboratori dal Basso organizzati dall’associazione Sferracavalli. L’ho seguito in streaming dall’altra parte del mondo, ma sono riuscita a tornare a Lizzano per la festa finale, dove ho incontrato personalmente Andrea e Mariella (e anche altre Neturals).

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Per quanto mi riguarda, sono una ricercatrice all’università di Adelaide in Australia. Negli ultimi anni, la mia ricerca mi ha portata ad occuparmi di gestione di rischi complessi e sistemici in preparazione ai grandi disastri. I rischi complessi sono spesso quelli di cui nessuno parla, sono quelli così radicati in una cultura che spesso è difficile perfino accorgersi che ci sono. Altre volte, la complessità è data dal fatto che si tratta di rischi nuovi, che non abbiamo mai osservato prima (es. l’attacco alle Torri Gemelle nel 2001). Nella mia ricerca, cerco di capire come aiutare la popolazione ad essere resiliente a rischi inaspettati. Uno degli step necessari per far ciò è capire quali sono le dinamiche con cui una comunità si auto-organizza.

Ho trovato molto interessante vedere come tutto ciò funziona in pratica con Casa Netural: in particolare, mi affascina l'uso dei sogni come “ganci emotivi” per permettere alle persone di costruire il progetto partendo dalle loro necessità, ma anche dai loro punti di forza. Questo aumenta la resilienza generale sia delle persone coinvolte nel progetto sia di quelle che appartengono alla stessa comunità (senza contare gli effetti di rete che permettono di osservare effetti del lavoro di Casa Netural in zone anche lontane da Matera, es. Sferracavalli).

Cercare di astrarre tutto questo e riassumerlo in una strategia che funzioni anche dall'altra parte del mondo con stakeholders che si occupano soprattutto di disastri è una bella sfida. Ma Casa Netural è senz'altro un esempio importante che può ispirare (anzi già ispira) altre comunità.

Subito dopo essere stata in Italia, sono andata a Davos in Svizzera dove ho partecipato al Global Risk Forum 2014, un evento co-organizzato dalle Nazioni Unite (Office for Disaster Risk Reduction – UNISDR). Molte persone mi hanno chiesto come mai i Laboratori dal Basso a Lizzano c'entrino con la mia ricerca. Io gli ho spiegato che la mafia, la corruzione (ma anche alcuni modi di pensare) sono rischi sistemici che non si possono affrontare di petto. Bisogna creare dei sistemi impliciti che portino a vivere dei valori che pian piano sostituiscono quelli che invece spingerebbero un adolescente a legarsi con un'associazione mafiosa.

Questo è un processo molto lungo ovviamente, ma penso che creare polmoni sociali come Casa Netural (e Sferracavalli) sia fondamentale per affrontare questo tipo di rischi.

Non vedo l’ora di venirvi a trovare a Matera!

Saluti dall' estate australiana,

Antonella