Casa Netural, un posto con la porta sempre aperta!

di Silvia Salmeri

Abbiamo pensato a lungo a come descrivere in maniera efficace cosa è stata per noi la settimana di CO-Living trascorsa a Casa Netural.
Si è trattata di una serie infinita di momenti fatta di giochi apparentemente ridicoli in mezzo ad una piazza di notte o cene improvvisate seduti per terra con pane cunzato ad olio, pomodoro e basilico.
Ma, soprattutto, è stata una settimana di incontri e persone che si sono intrecciate alla nostra vita insieme ai loro progetti.
E’ stata l’accoglienza di Mariateresa al nostro arrivo dopo un lungo viaggio. Ci aspettava sui gradoni di casa e non abbiamo fatto in tempo ad appoggiare le valigie che già ci stavamo raccontando. Immaginatevi il tramonto, i sassi e Orecchietta (ormai tutti la chiamano con il suo soprannome da clown) che ci racconta del suo progetto di insegnare italiano agli stranieri…giocando! Ok, capiamo subito che sarebbe stata una settimana intensa.
E’ stata la serata di benvenuto con la presentazione del nostro progetto ad una sala piena di persone incuriosite da Casa Netural e da ViviSostenibile, tra cui la scuola di fumetto e illustrazione Redhouse Lab.

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Chi l’avrebbe mai detto che ci sarebbe stato persino qualcuno che avrebbe rimandato di un giorno la propria partenza, solo per conoscerci?! (Grazie Andrea!)
E’ stata Eliana, con quei ricci neri e il sorriso sempre stampato sulla faccia. La sua infinita dolcezza e l’amore che ci sta mettendo nella realizzazione del suo b&b sostenibile in mezzo ai sassi (67esimo gradino scendendo dal Conservatorio) ci hanno immediatamente fatto innamorare di lei.

E’ stato anche, e soprattutto, Exploring!


Un weekend alla scoperta del Metapontino, incontrando le persone del luogo. La foga di Andrea di mostrarci più cose possibili ci ha letteralmente travolti il primo giorno; siamo stati contenti di vederlo con le pile più scariche durante la seconda giornata, molto più slow e quindi con maggiori occasioni per conoscerci e conoscere meglio il territorio. Come scordarci del girotondo a Rotondella (apparentemente spontaneo ma perfezionato dall’Architetto nei minimi dettagli) o del poeta che ci ha accolti appena arrivati? Indimenticabili!

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E’ stato Caspar, un olandese a Matera. Si aggira per la città salutando tutti, come se ci fosse nato. Ci ha ricordato la bellezza di vivere in un paese dove c’è ancora il senso di comunità, dove puoi piombare a casa di un amico semplicemente bussando alla sua porta, senza necessariamente dover prendere un appuntamento settimane prima.
E’ stato il pic-nic molto fricchettone in mezzo ad una ferrovia abbandonata sotto alla Luna piena con persone come Paola, che ci è piombata dal cielo per caso ed è entrata naturalmente a far parte del gruppo, ma anche Nicoletta e Marco, reduci da una dura settimana al #campdigrano e venuti appositamente per conoscerci. Come ha detto Caspar al termine della serata: il giro di presentazioni più lungo che abbia mai visto!

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E poi, che dire dei due motori del progetto: Andrea e Mariella. Casa Netural non sarebbe possibile se loro non ci mettessero tutta la loro progettualità e visione. Credo di non esagerare se dico che è grazie a loro che molte persone, come Mariateresa o Eliana, dopo aver girato il mondo hanno deciso di tornare a Matera…e fermarcisi. Casa Netural le ha fatte risentire a casa, dandogli un’ottima occasione per rimanere e dimostrare che è possibile fare qualcosa anche laddove sembra che non ci sia speranza. La nostra paura iniziale era che non ci fossero dei reali riscontri nella società. Temiamo sempre un po’ che la Social Innovation rimanga un movimento per pochi eletti, che poi finiscano per “raccontarsela tra loro”. Ma dopo 7 giorni di convivenza abbiamo capito che non poteva essere così.

Casa Netural è un posto con la porta sempre aperta, dove circolano energie positive e dove puoi trovarti all’ultimo secondo a mangiare con ragazzi mai visti prima che passavano di lì e si sono fermati per incontrare questo gruppo di innovatori sperduti nel sud Italia. Un progetto del genere deve essere per forza destinato a fare cose grandi.

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Saremmo andati a conoscerli a prescindere che si trovassero a Matera o a Pordenone e, come noi, in pochi giorni, lo abbiamo visto fare a molti altri.
Questa è la dimostrazione del fatto che il viaggio è oggi più che mai diventato un’occasione per conoscere persone e progetti interessanti, e solo attraverso di essi la terra che si andrà a visitare.
E’ in definitiva quello che stiamo promuovendo con ViviSostenibile e sogniamo che grazie a noi più persone possibili vivano intense relazioni di scambio come quelle che noi abbiamo costruito noi durante i giorni a Casa Netural.

Quindi, GRAZIE DI TUTTO ragazzi e sempre: evviva, evviva!!!

Silvia e Valerio