La nostra Netural Walk 2020 in Val d'Agri

di Mariella Stella

E' incominciata con il volo di un grifone gigantesco su di noi, la nostra Netural Walk 2020 in Val D’Agri, dedicata a Francesca Leggeri. Forse perchè Francesca amava i grifoni e amava rifugiarsi lì, a Gallicchio Vetere per guardarli, in quei rari voli preziosi che concedevano e che hanno scelto di donarci proprio alla partenza del nostro viaggio.

Netural Walk 2020

Un viaggio speciale, come sempre direte voi, forse di più vi dico io, in mezzo a paesaggi meravigliosi, incrociando comunità uniche e appassionate, accompagnati da una guida incredibile, Isabella Abate, voce autorevole del territorio, ma soprattutto anima del luogo. Isabella, che conosce ogni angolo delle zone che abbiamo esplorato, ci ha messo il cuore in questo cammino e non solo competenza, ci ha messo le sue radici e la sua visione e ci ha mostrato il vero petrolio della Val D’Agri: la sua gente.

Netural Walk 2020

E tra la sua gente abbiamo incontrato sindaci, associazioni, cittadini impegnati a riabitare i “loro luoghi” di sempre a partire dalle visioni nuove di cui sono portatori, che non ci hanno mai dato l’idea di voler scappare, ma piuttosto di aver bisogno di una mano a restare, incuriositi dagli sguardi pieni di meraviglia dei nostri camminatori, e consapevoli che ci sia molto di più da offrire di quello che i paesi stanno offrendo in questo momento. Nei loro discorsi e nei loro volti c’è una tensione verso il futuro che è quasi adrenalinica, c’è l’urgenza di fare qualcosa, di trovare l’occasione giusta per il rilancio dei loro territori e la voglia di raccontarlo.

Netural Walk 2020

Il percorso che da Gallicchio ci ha portati a Tramutola ha disegnato dislivelli e paesaggi emozionanti, ha mischiato tonalità accecanti di verde e azzurro, ci ha nascosto tra le fronde dei faggi, fatto svettare sui tetti di abbazie, come quella di San Chirico Raparo, castelli, come quello di Moliterno, e coccolato nei fondaci di canestrato, in cui abbiamo imparato a confezionare formaggi a regola d’arte.

Netural Walk 2020

Ma soprattutto il nostro cammino è stato pieno di poesia e arte nel ricordo di Francesca, che in fondo così ha visto realizzato il suo desiderio: “Dobbiamo organizzare una Netural Walk qui, da queste parti " diceva quando ci incontravamo, e farlo con i suoi riferimenti più cari, Caterina, Camilla, Nicole, ha dato un senso speciale a tutto questo.

Caterina Pontrandolfo ha riempito di nenie e canti popolari gli spazi dell’Abbazia di Sant'Angelo, Camilla Nigro ha raccontato di battaglie e difesa del territorio, di una Val D’Agri che non vuole piegarsi agli affari di altri e al sacrificio del suo paesaggio e del suo benessere, Nicole Millo con le voci di Scotellaro e Sinisgalli ci ha preso per mano sulle rive del fiume, per cullarci come bambini alla fine di una giornata faticosissima di cammino da San Martino d’Agri a Sarconi.

Netural Walk 2020

Non so quanti di noi conoscessero posti così, credo pochi, forse nessuno.

Ma molti di quei luoghi ci hanno lasciato senza fiato, come ad Armento, dove la giovane sindachessa ci ha portato la cena a domicilio su un tavolo apparecchiato a lume di candela sul cucuzzolo del paese. Nello stesso posto in cui Luigi e Rocco sono venuti a conoscerci e a raccontarci le loro vite e i loro ritorni o come a Spinoso dove l’energico sindaco, Lino De Luise, ci ha fatto da guida per una mattina intera, raccontandoci di quando la Scuola Romantica di Spinoso formava i migliori giovani italiani, con metodi innovativi di insegnamento, prima ancora dell’Opera Montessori. 

Ci siamo ritrovati a San Martino d’Agri a frugare tra i segreti e i dipinti del grande Vincenzo Marinelli, guidati dalla generosità di Manuela, consigliere comunale, appassionata di storia e architettura e Giuseppe, guida instancabile del percorso dei Mulini, una vera prova di resistenza, tra caldo e pendenza, e l’acqua che scarseggiava, ma anche un interessante tuffo nella storia d’altri tempi, raccontata da ruderi ancora ben conservati.

Netural Walk 2020

E' ancora viva la sensazione di sollievo di quando arrivavamo nei nostri bnb, una scelta nuova di questa edizione, che, a differenza delle palestre scolastiche e degli impianti sportivi che ci hanno accolto gli altri anni, hanno reso tutto più confortevole. C’è da dire che sperimentare questa nuova modalità ci ha dato conferma di quanto possa essere concreto e fattibile un rilancio turistico di queste aree, già abbastanza attrezzate ad accogliere visitatori di passaggio con strutture dignitose e curate, e di quanto sia importante programmare azioni “a misura” di paese per costruire anche un’offerta turistica sostenibile e credibile.

C’è un territorio che vuole farcela, che coinvolge anche le sue forze migliori per promuoversi, come a Gallicchio, con il gruppo KORE, che ci ha accolti in cantina con tarallucci e vino, o a Moliterno, con il consorzio del canestrato e i giovani allevatori che si uniscono agli anziani per dare continuità al progetto di tutela del marchio.

Netural Walk 2020

Abbiamo costruito questa Netural Walk in Val D’Agri come un climax, che crescendo in bellezza e ricchezza, ha raccontato il vero petrolio di questa terra, le sue comunità e il suo paesaggio, per poi impattare con quello più conosciuto, e con uno dei maggiori luoghi in viene estratto e trasformato: il Centro Oli di Viggiano, un pugno nell’occhio in mezzo a distese di boschi verdissimi che si rincorrono a perdita d’occhio, un luogo dal fetore insopportabile e dal rumore assordante, una specie di astronave atterrata sulla terra, senza alcun legame con essa, un’estranea in terra lucana, pronta a portarsela via con tutto ciò che in essa c’è di buono.

Netural Walk 2020

L’impatto è stato forte per tutti, e ci siamo chiesti più volte, anche ripensando alla testimonianza di Camilla Nigro dell’Osservatorio Popolare Val D’Agri, se davvero abbiamo bisogno di un simile modello di sviluppo e crescita economica o se, invece, non sia possibile mappare diversamente le risorse del territorio e costruire strategie condivise di sviluppo che guardino più al lungo periodo e alla capitalizzazione delle risorse umane e naturali, piuttosto che al loro esaurimento.

E' una questione sospesa e aperta tra la Lucania e la sua gente, ma, a dirla tutta, è una questione di tutti, perchè la Basilicata è di chi ci cammina, chi ci vive e soprattutto di chi la ama, come Francesca Leggeri, Rocco Scotellaro, Leonardo Sinisgalli, di cui abbiamo ricordato battaglie, parole e poesie. 

Netural Walk 2020

Come questa, “la più bella” diceva Francesca, quella che racchiude la bellezza, e che forse racconta la mia terra:

LUCANIA

Il sole sbieco sui lauri, il sole buono

con le grandi corna, l’odoroso palato,

il sole avido di bambini, eccolo per le piazze!

Ha il passo pigro del bue, e sull’erba

sulle selci lascia le grandi chiazze zeppe di larve.

Terra di mamme grasse, di padri scuri

e lustri come scheletri, piena di galli

e di cani, di boschi e di calcare, terra

magra dove il grano cresce a stento

(carosella, granturco, granofino)

e il vino non è squillante

(menta dell’Agri, basilico del Basento)

e l’uliva ha il gusto dell’oblio,

il sapore del pianto.

In un’aria vulcanica, fortemente accensibile,

gli alberi respirano con un palpito inconsueto;

le querce ingrossano i ceppi con la sostanza del cielo.

Cumuli di macerie restano intatte per secoli:

nessuno rivolta una pietra per non inorridire.

Sotto ogni pietra, dico, ha l’inferno il suo ombelico.

Solo un ragazzo può sporgersi agli orli

dell’abisso per cogliere il nettare

tra i cespi brulicanti di zanzare e di tarantole.

Io tornerò vivo sotto le tue piogge rosse.

tornerò senza colpe a battere il tamburo,

a legare il mulo alla porta,

a raccogliere lumache negli orti.

Udrò fumare le stoppie, le sterpaie,

le fosse, udrò il merlo cantare

sotto i letti, udrò la gatta

cantare sui sepolcri?

Leonardo Sinisgalli

Per vedere gli album fotografici:

giorno 1

giorno 2

giorno 3

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giorno 5