Casa Netural va oltre gli stereotipi.

di Alessandra Vaccari

Sembrerà un po strano ma una delle cose che più mi ha colpita di Casa Netural è stato il bagno. Voi non avete una idea...il bagno di Casa Netural è uno dei bagni piu puliti e splendenti che io abbia mai visto in vita mia.

La cosa mi ha talmente sorpresa che, un po’ imbarazzata, mi sono premurata di chiedere di chi fosse il merito. Ed ecco che scopro che il merito è di Andrea.

Sorpresa, contro tutti gli stereotipi, il risultato è opera sua, esito della convinzione che uno spazio collettivo debba essere accogliente e mutualmente rispettoso, curato nei dettagli fino a farli splendere.

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Beh facile e banale trovare delle analogie con il motivo della mia visita a Casa Netural: Obiettivo Comune, approfondire alcuni temi come l’accountability, il codesging, il design thinking, la cooperazione e social innovation, attraverso una metodologia messa a punto da Andrea a Mariella, chiamata co-living, una serie di attività che si svolgono in uno spazio e in un tempo condiviso e che portano a formulare idee, visioni e a ipotizzare percorsi e modelli operativi.

Il nostro tema è stato come perseguire l’obiettivo comune tra pubblico e privato.Le tre giornate di coliving sono state rilassanti e proficue.

Chiacchierando abbiamo consolidato un po di idee:

  • il privato collaborativo oggi sostituisce il pubblico. Ilprivato si fa pubblico, soprattutto quando il pubblico come nel caso del lavoro e di alcuni servizi non funziona;
  • la nostra social innovation non ha bisogno di luoghi di condivisione ma di luoghi condivisi (è diverso), curati e creati in contesti motivanti e di reciproco scambio, perche fiducia e collaborazione sono conditio sine qua non della funzione pubblica;
  • avendo poi dei figli è stato inevitabile fare considerazioni sulla scuola e sulla sua inadeguatezze e sui ritardi ormai incolmabili. La scuola è il posto dove oggi nasce il disamore per la nostra società;
  • il lavoro non è un problema se si riparte dalla collaborazione, motivazione e competenze, ma non di natura nozionistiche ma di sapere tecnico, capacità manuale e operativa (questa cosa è stata poi confermata dai vincitori della Eusocial innovation: la migliore idea per il lavoro è la creazione di competenze a partire dal lavoro negli orti urbani o nella case popolari vuote);
  • è necessario concentrarsi sulle evidenze e sugli impatti abbandonando i problemi e senza accontentarsi degli elenchi di cose per risolverli.

Dentro ad ognuna di queste considerazioni regna l’importanza del metodo, del ruolo dei cittadini, non come singoli soggetti ma come moltitudine.

È un po cosi questa Casa Netural, va oltre gli stereotipi. Si affida alla creatività del metodo e alla capacità di trovare risposte non banali ed efficaci, alla cura dei dettagli e all’amore, per far brillare pensieri e persone.

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Tra le cose più splendenti a Casa Netural c’è Mariella che brilla di luce propria (e non solo per il bel cognome che ha), che assieme ad Andrea han fondato questa realtà che è oggi un importante punto di rifermento di quella parte del paese che vuole cambiare.

Grazie ragazzi alla prossima!